Superficie: 4.344 ettari Province: Belluno Cime rilevanti: Monte Pelmo (3.168 m) Pelmetto (2.990 m) Croda da Lago (2.701 m) Monte Formin (2.657 m) Monte Cernera (2.657 m) Becco di Mezzodì (2.603 m) Monte Verdal (2.491 m) La Rocchetta (2.469 m) Corvo Alto (2.455 m) Col Piombin (2.313 m)
Elevata presenza di dislivelli verticali e rocce nude. Tale sistema può essere stilizzato in prismi e parallelepipedi. Grande importanza estetica citata anche in letteratura e nelle arti figurative.
Stratigrafia delle rocce. Elevata geodiversità intrinseca ed estrinseca: paesaggio dolomitico, con modellamenti dovuti al clima. Presenza di fenomeni franosi.
Il Pelmo e La Croda da Lago sono il primo dei nove gruppi dolomitici ad essere riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Tale zona si estende nell’intera provincia di Belluno, tra Cadore, Zoldano e Ampezzano. Scelto non solo per l’aspetto estetico, ma anche perché fondamentale custode della storia della terra.
La zona del Pelmo e della Croda da Lago è compresa tra la Valle del Boite, la Val Zoldana e la Val Fiorentina, la Val Codalonga e la Val Costeana, seguendo l’asse nord-ovest, sud-est. L’area principale è composta dalla Forcella Ambrizzola con il Becco del Mezzodì a sud e dalla Croda da Lago a nord, dal lago di Federa (o lago da Lago) inserito per la sua vicinanza con la Croda da Lago e il Passo Giau. Quest’area Patrimonio Unesco, è dominata dal massiccio del Pelmo che si suddivide in due cime principali, il Pelmo vero e proprio a nord e il Pelmetto a sud. E dalla Croda da Lago, posta sul lato sud del territorio Ampezzano, delimitato dal Passo Giau e dal Falzarego. Un gruppo montuoso che ricorda un edificio in stile gotico, ricco di guglie.
Da un punto di vista morfologico, il Pelmo rappresenta uno dei rilievi più caratteristici delle Dolomiti. Il panorama che si gode dal Passo Giau in direzione della Croda da Lago è forse uno dei paesaggi più affascinanti e noti delle Dolomiti. La vasta serie di rilievi che formano questo sistema sono un perfetto esempio derivante dalle deformazioni della crosta terreste e dall’azione di gelo-disgelo di antichi ghiacciai.
Da un punto di vista geologico, tra le sue rocce si descrivono minuziosamente quasi 100 milioni di anni di storia. Alla base del Pelmetto e dei Lastoi di Formin, inoltre, sono state rinvenute orme fossili di dinosauro, mentre nel sito di Mondeval è stato trovato uno scheletro intatto di un cacciatore del Mesolitico.
Il Pelmo per la sua forma caratteristica a trono, provvisto di braccioli, poggiatesta e spalliera, viene anche chiamato "Caregon del Padreterno".