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Scheda tecnica
Superficie:
141.903 ettari

Province:
Belluno
Trento
Bolzano
Pordenone
Udine

Lingue parlate:
italiano
tedesco
ladino
friulano 						
Visita le Dolomiti

Il segreto del fascino delle Dolomiti

Modelli di bellezza naturale

Tramonto sul Passo Valles – fotografato da Falcade | Autore: Mario Vidor Da sempre le Dolomiti hanno creato forti emozioni in tutti coloro che le hanno viste per la prima volta e non è un caso che esse siano considerate le più belle montagne della Terra, tanto da contribuire alla definizione del concetto di bellezza naturale, nato proprio nel periodo antecedente la scoperta di queste montagne con la filosofia dell’estetica del sublime.

Il Monte Mulaz nelle Pale di San Martino – fotografato dal Rifugio Laresei a Falcade | Autore: Mario Vidor Prima ancora di essere dipinte e fotografate le Dolomiti sono state descritte dai primi scienziati e scalatori attraverso le parole, con caratteri ed aggettivi che coincidono con le categorie dell’estetica del sublime settecentesco: stupore, trascendenza, verticalità, intensità di colorazioni, grandiosità, purezza essenziale, monumentalità, ascesi mistica, tormento delle forme.
I primi a capire l’importanza non solo estetica, ma le particolarità geologiche e geomorfologiche di queste montagne furono nel XIX secolo due importanti scienziati e uomini di cultura: Leopold von Buch e Alexander von Humboldt con i loro rapporti e resoconti di viaggio. A cui seguirono le prime importanti guide e libri di viaggio per esploratori e viaggiatori che fecero conoscere le Dolomiti a tutti: il Murray’s handbook di J. Murray, il Reisehandbuch durch Tirol di B. Weber e The Dolomite Mountains di J. Gilbert e G. C. Churchill.

Il Mazarol personaggio folcloristico della tradizione bellunese e del Primiero Attorno ad esse, inoltre, si sono sviluppate tutta una serie di leggende e racconti, nate dalla presenza e dallo scambio di relazioni tra le differenti culture che qui vi abitano (italiana, ladina e germanica), in cui le Dolomiti sono rappresentate come un mondo favoloso e glorioso.
Dopo la loro scoperta scientifica, molti intellettuali romantici pensavano alle Dolomiti come un’antica città di Titani, caduta ormai in rovina.
Il forte fascino che da sempre hanno esercitato, ha fatto sì che anche altrove venisse utilizzato il termine Dolomiti: ci sono infatti le Dolomiti Siciliane e le Dolomiti Lucane, le Dolomiti in Francia, Slovenia, Svizzera e Norvegia.

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