Superficie: 141.903 ettari Province: Belluno Trento Bolzano Pordenone Udine Lingue parlate: italiano tedesco ladino friulano
I nove siti delle Dolomiti Patrimonio UNESCO si caratterizzano per essere, da un punto di vista geomorfologico, un gruppo unitario, il cui particolare aspetto deriva non solo dalla struttura geologica complessa, ma anche dall’influenza di diversi fenomeni climatici.
Le Dolomiti hanno forme, processi e caratteri geologici diversi e differenti da qualsiasi altra catena montuosa e tale geodiversità morfologica le rende uniche e originali. Da ovest ad est, è un susseguirsi di guglie, pinnacoli, terreni argillosi, laghi alpini, contrafforti di rocce vulcaniche, gole, declivi più blandi e ammassi di frammenti franosi, frutto di intense modificazioni climatiche avvenute in epoche geologiche lontane ma anche in periodi più recenti.
Sono ben visibili ad esempio i movimenti tettonici, testimoniati dalla presenza di creste sezionate da fratture e di scarpate, così come l’attività di erosione di antichi ghiacciai, che ha levigato e striato le rocce, e creato depositi morenici, circhi e valli; il distaccamento di rocce per la forza di gravità, che ha dato vita a falde, coni, pietraie e le forme di carsismo con doline, sorgenti e grotte.
Le Dolomiti UNESCO sono ancora oggi in continua evoluzione, e le cause sono da ricercare in diversi fattori, non solo climatici e metereologici, ma anche strutturali ed umani. Di recente, forti innalzamenti di temperatura, successive gelate ed intense piogge hanno determinato frane di fango, come nelle valli del Boite e del Cordevole, e crolli rocciosi, come quelli avvenuti sulle Tofane, sulle Pale di San Martino, sul Latemar, in Val Gardena...